Inaugurazione ufficiale del Palazzo di Giustizia

L'arrivo di Mussolini
L'arrivo di Mussolini

Ma l'inaugurazione ufficiale del Palazzo di Giustizia si ebbe soltanto il 6 ottobre 1934 con l'intervento di S. E. Benito Mussolini Capo del Governo che in tale occasione visitava altri importanti lavori effettuati in Monza durante la Podesteria Cattaneo e precisamente la Casa del Ballila e le scuole intitolate a Rosa Mattoni.

Accompagnavano il Capo del Governo il Podestà di Monza comm. avv. Ulisse Cattaneo; S. E. Achille Starace, Segretario dei Partito Fascista; S. E. il Prefetto di Milano; il Segretario del. Fascio di Monza Tino Mauri; S. E. 'Generale Valle; S. E. Ciano di Castel lazzo; l'on. Carlo Maria Maggi.

Si trovavano a ricevere il Capo" del Governo il Primo Presidente delia Corte di Appello di Miiano il Primo Presidente del Tribunale di Milano, il Procuratore del Re di Milano, il Presidente del Tribunale di Monza cav. Amalfitano, il Procuratore dei Re di Monza cav. Splendore, l'arch. Luigi Bartesaghi, direttore ed esecutore del progetto, il Pretore di Monza cav. Martucci, la Consulta comunale, il capomastro Gaiani costruttore dei Palazzo.

Visita ai piani superiori
Visita ai piani superiori
Il Duce attraversa il loggiato del piano mobile
Il Duce attraversa il loggiato del piano mobile

Il "Popolo d'Italia" del 7/10/34 così riferisce l'avvenimento:

"La visita al Palazzo di Giustizia, la maggior opera costruita dal Comune nell'anno XII, inizia il ciclo della rassegna mussoliniana alle attività monzesi.

Anche questa realizzazione si connette alla passata visita; due anni fa, infatti, il podestà chiedeva al Capo del Governo il ripristino del Tribunale e l'otteneva.

La sede data alla Magistratura è degna della solennità della giustizia, della particolarità della concessione.

Accolto ai piedi della breve gradinata dal Presidente del Tribunale e dal Procuratore del Re, accompagnato dal seguito nel quale sono anche i capi della Corte d'Appello di Milano, II Duce entra nel cortile recinto dal porticato, salutato da Noi!" dei magistrati e dei funzionari del Tribunale e della Pretura, degli avvocati e di tutti i professionisti monzesi che, insieme con un gruppo di signore, sono schierati sul loggiato superiore.

Il Podestà e il Duce
Il Podestà e il Duce

Uno sguardo d'assieme alla costruzione, di cui loda l'imponenza signorile, quindi il Duce sale rapido lo scalone, e, accompagnato dal podestà e dal progettista dei palazzo arch. Bartesaghi che gli illustrano il lavoro compiuto per la radicale trasformazione dei vecchio edificio settecentesco, tra le rinnovate acclamazioni, percorre la loggia, visita le aule delle udienze penali e delle udienze civili, gli uffici della Procura del Re e dei giudici, s’affaccia sulla piazza dove più alti si levano gli evviva, ridiscende e, mentre gli fanno ala con i professionisti gli universitari del Nucleo monzese, risaie in macchina e ancora in piedi, raggiunge col corteo la piazza dell'Arengario, dalla cui torre rimbombano i rintocchi festosi, passa di fianco al Palazzo Civico libero dalie vecchie case che sino a due anni fa lo soffocavano, entra nella grande piazza dominata dalla mole rossa e bronzea del monumento ai Caduti".

Il Duce lascia Piazza Garibaldi
Il Duce lascia Piazza Garibaldi
Il Duce Il Duce accompagnato da segretario del partito
Il Duce accompagnato da segretario del partito