Descrizione del palazzo di giustizia

Planimetria Tribunale
Planimetria Tribunale

Come già si è detto il Palazzo di Giustizia sorge sull'isolato di fondo della piazza Garibaldi; è limitato dalla via Laura Solerà, dalla via De Amicis e dalla via Anita Garibaldi.

La sua fronte principale è rivolta verso la piazza Garibaldi verso la quale si aprono gli ingressi del palazzo che immettono nel cortile d'onore.

Sulla via Laura Solera è aperto un ingresso che immette direttamente nel cortile dei detenuti, il quale non ha nessuna comunicazione con l'altro cortile.

I detenuti da questo cortile entrano nelle celle sotterranee da un’unica porta sorvegliata dai locale del corpo di guardia.

La costruzione, la cui pianta ha una forma pressoché di U è a due piani nei due bracci laterali e a tre piani nel corpo centrale che collega i due laterali, tutti comunicanti fra loro mediante due ampi scaloni d'onore e mediante altre 7 scale di servizio, un ascensore e un montacarico.

Vi è inoltre il sotterraneo pure utilizzato, come vedremo in seguito.

Arcata 1
Arcata 1
Arcata 2
Arcata 2

Nella sistemazione architettonica della fronte verso la piazza Garibaldi secondo il desiderio e le prescrizioni impartite dalla Sovraintendenza ai Monumenti, si dovette cercare una fusione armonica fra il vecchio e il nuovo.

Rispettando le parti originarie più caratteristiche, in relazione a tali concetta il progetto muovendo dal bei colonnato settecentesco dell'ala sinistra preesistente, ne ha ripetuto iI motivo rifacendo l'ala destra, ed ha raccordato le due ali con il corpo centrale, pure di nuova costruzione, legandosi con lo stesso ordine architettonico.

Le due ali vennero poi congiunte anche suda fronte principale da un pronao d'ingresso formato dalla prosecuzione del colonnato del piano inferiore.

Si venne così a formare un cortile classico di forma e di disposizione, che ha dato all'insieme un armonico equilibrio, consentendo dall’esterno visioni prospettiche del cortile e della fontana, e della parte centrale dell'edificio.

Si venne così a valorizzare la parte più bella dell'antico palazzo che stava rinchiusa nel vecchio cortile pressoché sconosciuta alla massa dei cittadini pur rappresentando in Monza una delle poche armoniche costruzioni che sono sopravvissute di notevole importanza architettonica.

Conservarla prigioniera e precluderne ancora la visione con una nuova sovrastruttura, fronteggiante la piazza Garibaldi, sarebbe stato per lo scrivente un errore ai fini estetici.

Vista dall'alto
Vista dall'alto

Per queste considerazioni l'indirizzo informatore del progetto è stato di chiudere il palazzo verso la piazza con una struttura che permetteva di intravvedere il quadro prospettico deil'architettura dei cortile il cui valore è indubbiamente quello predominante.

Il concetto informatore per la distribuzione dei diversi ambienti fu anzitutto di collocare nel piano terreno gli uffici che hanno la maggiore affluenza di pubblico, al piano nobile gli uffici della Presidenza e dei Giudici e al secondo piano gli uffici secondari; mentre nei sotterranei furono collocati tutti i servizi del Palazzo, i detenuti e gli archivi, segregando completamente tutti questi locali dal cortile d'onore che serve unicamente a questa destinazione.

Si è centralizzato l'ubicazione delle aule di udienza per allontanarle e isolarle dalla strada togliendo il disturbo dei rumori che da essa provengono e per meglio disimpegnare il collegamento di tutti gli uffici inerenti che si trovano nei due corpi laterali.

Vediamo ora la distribuzione particolareggiata dei diversi ambienti.

Sotterraneo

Vista della fontana
Vista della fontana
Corridoi degli uffici giudiziari
Corridoi degli uffici giudiziari

Hanno trovato posto nei sotterranei, in locali opportunamente sistemati agli effetti della sicurezza, le celle dei detenuti, il Corpo di guardia del RR, Carabinieri, i corpi di reato, gli archivi collegati direttamente cogli uffici giudiziari con appositi montacarichi e scale.

L'archivio del Tribunale e della Pretura sono stati arredati con scaffali in ferro, che hanno ottenuto il miglior consenso da parte di tutti gli alti funzionari che li hanno visitati.

Durata, solidità, minor occupazione di spazio e salvaguardia contro l'incendio, sono ben risolti con l'impiego di queste scaffalature metalliche.

Il sotterraneo ha un corridoio esterno che consente l'isolamento contro l'umidità, l'areazione e l'illuminazione abbondante di tutto l'archivio di stato.

Planimetria sotterraneo
Planimetria sotterraneo
le impalcature
Le impalcature

Questo corridoio disimpegna inoltre tutto il movimento dei detenuti, i quali, per mezzo di scale interne senza alcuno sbocco all'esterno, vengono accompagnati alle gabbie delle aule di udienza.

Con tali accorgimenti l'entrata e l'uscita dei detenuti dai Palazzo e il loro ingresso ai le aule si compiono in modo che nulla appaia ai pubblico di questi movimenti che spesso danno luogo a scene pietose o sgradevoli, in locale apposito sono stati collocati i macchinari per l'impianto di riscaldamento, per l'aereazione e ventilazione delle aule.

Vi sono pure la cabina centrale dell'impianto della luce e diversi depositi per attrezzi e materiali.

Piano Terreno

Scalone d'Onore
Scalone d'Onore

L'aula delle udienze della R. Premura è ampia e bene illuminata ed è arredata con sobrietà signorile.

Nel corpo centrale del fabbricato hanno trovato posto gli uffici della Conciliazione con la relativa aula delle udienze.

L'ufficio del Registro occupa 5 locali dell'ala ovest oltre i servizi e i disimpegni, mentre i restanti uffici sono stati destinati agli ufficiali giudiziari dei Tribunale, della Pretura e all'usciere della Conciliazione.

Fin dal piano terreno il visitatore constata quanta cura sia stata posta nella sistemazione dei locali in modo da consentire la autonomia dei vari uffici e da facilitare il più possibile i rapporti e i disimpegni del pubblico.

Planimetria Piano Terra
Planimetria Piano Terra
anticamere delle aule
Anticamere delle aule

Troviamo qui quelle caratteristiche di ordine, di modernità, di impianti, di servizi di decorosissima sistemazione degli uffici che sono la nota dominante dell'edificio e hanno richiamato l'attenzione e la lode incondizionata di quanti, a cominciare dal Capo del Governo S. E. Benito Mussolini, dai Sottosegretari di Stato alla Giustizia, on. Albertini, ed all'Educazione Nazionale, on. Solmi, alle altre personalità nel campo Forense nazionale e internazionale, hanno visitato il Palazzo.

Piani Superiori

Planimetria piani superiori
Planimetria piani superiori

La sistemazione delle due ali al primo e al secondo piano segue la medesima impostazione.

Un ampio corridoio con le finestre che danno sul fabbricato, correndo parallelamente allo stesso, porta ai corpo di fabbrica centrale, formando le anticamere per il pubblico.

L'ampio scalone in granito bianco di Baveno e balaustre in marmo di occhialino, conduce ai primo piano, riservato interamente al Tribunale.

Nell'aia ovest hanno posto gli uffici del Presidente, dei Giudici, la Biblioteca.

Nell'ala est la Procura del Re con la Segreteria mentre il corpo centrale è occupato dalle aule di udienza civile e penale, con le sale riservate, ai testi, agli avvocati, alle camere di consiglio, corredati tutte dai proprii servizi inerenti e delle anticamere e disimpegni per il pubblico.

Tre scale di servizio mettono in comunicazione il primo piano col, secondo piano dove trovano posto tutti i servizi di cancelleria del Tribunale, il Casellario Penale e la sala del Sindacato avvocati.

Complessivamente, i locali destinati al Tribunale sono 34, oltre i servizi e i locali di disimpegno.

Al disopra delle aule di udienza' oltre il piano delle cancellerie, vi è un ultimo piano che mediante accorgimenti costruttivi è stato elevato di un piano rispetto alle ali, con ampi luminosi vani, dotati anche questi ai pari di tutti gli altri, di servizi e di anticamera.

Questi locali sono destinati agli uffici del R. Catasto.

scale di servizio
Scale di servizio

In corrispondenza simmetrica allo scalone posto sulla testata dell'ala est verso la piazza, vi è il secondo scalone eguale al primo sulla testata dell'ala ovest che mette in comunicazione il piano terreno col primo piano.

Questo secondo scalone è pure servito da un ampio e rapido ascensore che porta sino all'ultimo piano.

Il cortile è ravvivato nel centro da una fontana, motivo sempre pregevole in costruzioni architettoniche e che risponde ad una speciale predilezione dell'attuale Podestà avv. Cattaneo, che con tale mezzo, ha abbellito e reso più vivaci molte altre località della nostra Monza.

La parte esterna della lontana è in diurite, il piedistallo della coppa e in porfido rosso e la coppa è in zandobbìo rosa.

I giochi d'acqua degli zampilli, e le vegetazioni delle cimole che circondano il catino principale della vasca, recano all'ambiente una nota di viva eleganza.

Le parti nuove del colonnato che architettonicamente è la nota predominante sono in Baveno rosso per le colonne, e in ceppo per tutti gli altri elementi architettonici.

Foto dei lavori
Foto dei lavori

Particolari cure sono state poste nell'arredamento delle aule e degli uffici su disegni del progettista validamente collaborato dall'accurata esecuzione della ditta arch. Monti.

Tutti i pavimenti degli uffici e dei corridoi sono in linoleum della Agenzia Italiana del Linoleum, tranne al piano terreno e nelle anticamere ove sono in mosaico. In marmo giallo d'Istria, Gabria e Repen del Carso sono i pavimenti delle aule di udienza civile e penale.

Pure il marmo di Gabria del Carso è stato usato per gli zoccolini dei corridoi.

Tutti i servizi per gli uffici e per il pubblico, oltre che essere dotati di apparecchi sanitari moderni hanno le zoccotature in marmo di Aurisina del Carso forniti tutti dalla ditta Favelli di Trieste.

La nuova costruzione verso la piazza Garibaldi è rivestita in ceppo e marmo di Zandobbio, forniti e lavorati con le pietre della Fontana dalla ditta Fratelli Cadei di Romano di Sarnico.

I graniti delle colonne e delle gradinate provengono dalle ca ve di Baveno della ditta Cirla di Milano.

Planimetrie Superiori
Planimetrie Superiori
Fontana
Fontana

L'impresa Gaiani e Villa di Monza, che ha risposto nel modo migliore a tutte le esigenze della tecnica e della organizzazione, ha eseguito tutti i lavori di costruzione del Palazzo di Giustizia.

Prima di chiudere queste pagine voglio ricordare non senza una cordiale gratitudine il capom. Cario Caiani e il rag. Umberto Guzzardi dell'impresa "Galani e Villa" e il disegnatore del mio studio sig. Bruno Bergonzi per l'encomi ab ile zelo dimostralo durante lo svolgimento dei lavori; e i vari funzionari dell' Ufficio Tecnico Municipale ing. Salvatoni, ing. Teranini, geom. Assandri, geom. Lampugnani e il sig. Pasina per l'intelligente attività svolta, nella esecuzione dei compiti a loro affidati dal direttore dei lavori.

Un vivo ringraziamento inoltre alla stampa locale, al "Popolo di Monza" e al "Cittadino" per l'interessamento dimostrato in tutte le circostanze.

Porticati dell'atrio
Porticati dell'atrio
Aula delle presenze della pretura
Aula delle presenze della pretura
Elenco delle ditte che hanno contribuito alla costruzione della Palazzo di Giustizia in formato PDF